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Boom per il Tg del bravo Mentana. Ma con questa concorrenza era troppo facile

 |  Redazione Sconfini

mentanaGrandi novità nel mondo dell'informazione televisiva. Questa settimana ha esordito il nuovo Tg di La7, diretto (e condotto nell'edizione serale) da Enrico Mentana. Il risultato? Sbalorditivo.

I dati parlano a favore di "Mitraglietta": +77% di ascolti rispetto a due mesi fa, share del 7,3% e 1,5 milioni di telespettatori nell'edizione principale, quella delle 20.00.

Bravo Mentana? Un po' sì, certo che Mentana è bravo. Ma diciamoci la verità: qualunque pubblicista alle prime armi avrebbe potuto migliorare gli ascolti del Tg di La7 rispetto alle ex corazzate dell'informazione come Tg1 e Tg5 (che hanno perso insieme 600mila spettatori in una botta sola).

Per i telegiornali diretti dai servi Minzolingua e Mimun la fuga di spettatori era iniziata da un paio d'anni e poter vedere un tg che almeno mostra tutte le notizie rappresenta una novità assoluta nel panorama informativo di regime. Anche il Tg3, infatti, pur essendo negli ultimi tempi il giornale più completo e avendo aumentato gli spettatori, continua nel vecchio vizio di dare un'impronta velatamente ideologica (di sinistra) alle notizie.

Più asciutto e molto più pluralista il Tg di La7, che con gli interventi di ospiti esterni e di commentatori di parte ma contrapposti (buona idea, questa, di Mentana), riesce a dare un quadro più completo agli eventi. Il segreto del successo di La7? E' racchiuso in questi dati "di regime" (fonte Isimm per conto dell'Agcom).

 

Il TG1 a maggio 2010 ha decidato i seguenti spazi a partiti e istituzioni:

- 41% a Governo e Berlusconi

- 13% al Pdl

- 2,5% alla Lega Nord

(ovvero 56,5% a partiti filogovernativi o direttamente al Governo)

- 10,6% al Pd

- 4,5% all'Udc

- 2,9 all'Idv

(ovvero il 18% alle "opposizioni")

Il resto ad altre aggregazioni o altre notizie neutre di politica.

Alla faccia del pluralismo e della completezza di informazione, il Minzo ha fatto parlare la maggioranza più del triplo dell'opposizione.

 

Il Tg5 di Mimun cerca di allinearsi alla scarsa obittività del Tg1 e vince di misura la sfida del servilismo.

- 45% a Governo e Berlusconi

- 10,3% al Pdl

- 2,25% alla Lega Nord

(ovvero circa il 58% alla maggioranza)

- 7,48% al Pd

- 4,8% all'Udc

- <1% all'Idv (con Di Pietro scomparso dalle reti Mediaset)

(ovvero circa il 12% alle opposizioni).

Sono numeri da Zimbawe, per questo Mentana ha fatto il botto.

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