Nuovo miracolo del direttorissimo: Tg1 sotto il 20%
Buone notizie per la salute mentale degli italiani. Il prode Minzolini, il direttorissimo nominato da Berlusconi in persona attraverso la servitù di turno, sta riuscendo ad accelerare la sveglia dal torpore che aveva colto milioni di italiani in questi ultimi 10 anni.
Ottenuta la guida del Tg1 poco più di due anni fa, Minzolini, grazie a una numerosissima serie di servizi pseudogiornalistici indegni persino di essere trasmessi sulla più pacchiana delle tv locali utili però a coprire i reati che il suo sultano compie con frequenza giornaliera, è riuscito nel miracolo: portare il telegiornale della rete ammiraglia dal 30% al 19,42%.
Solo Giuliano Ferrara, in questa titanica lotta tra servi, riesce a far perdere a Raiuno ancora qualche telespettatore.
Buone notizie dunque, se è vero che più di un telespettatore del Tg1 su tre ha deciso di guardare qualche altro telegiornale. Certo, ora si è registrato il sorpasso del Tg5 (altro fiore all'occhiello della depravazione giornalistica) ma almeno quel tipo di disinformazione non viene fatta con soldi pubblici, almeno direttamente.
Siamo al minimo storico, ma l'ottima performance nell'ultimo editoriale sulle intercettazioni, durante la quale erano ancora ben visibili i peli del culo del capo ai lati della bocca minzoliniana, fa molto ben sperare. La quota 15% di share (dimezzamento degli ascolti) è ormai a un passo. Per la gioia del capo, che aumenta gli introiti pubblicitari nella fascia oraria di sovrapposizione del suo Tg5.
Un'altra riflessione potrebbe invece riguardare uno strano parallelismo: i sondaggi che vedono il Pdl scendere dal 38% del 2008 al 24% delle intenzioni di voto non somigliano molto all'andamento degli ascolti del Tg1?
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