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L'hanno presa bene

 |  Redazione Sconfini

Silvio è tornato più forte di prima: il miglior presidente del consiglio della storia italiana è di nuovo tra noi. Pressato dalle richieste (soprattutto dei suoi avvocati e dei suoi commercialisti) è stato costretto a ricandidarsi premier.

Solo osservatori prezzolati o impreparati potevano credere in una sua uscita indolore dal cono illuminato della politica. Non per fare esercizio di vanagloria, ma Sconfini.eu già una settimana dopo l'insediamento del governo Monti (novembre 2011) aveva già previsto come sarebbe finita questa storia (leggi l'articolo).

In particolare degno di nota è questo passaggio (previsto con un anno di anticipo):

Primo semestre 2012: Monti affonda il coltello nella piaga. Pensioni, Ici, tagli al welfare e allo stato sociale, contratti nazionali del lavoro svuotati e così via. B. tiene in vita fino all'estate 2012 Monti, che nel frattempo grazie ad una serie di misure antievasione riesce a far entrare nelle casse pubbliche molte centinaia di milioni di euro. Nel frattempo il martellamento della stampa di regime asserisce quotidianamente che la colpa è di Fini, Casini, Bersani e un po' anche di Di Pietro. La gente, ancora una volta, crede ai disinformatori professionisti al soldo del puttaniere.

Autunno/inverno 2012: I disastri del III governo Berlusconi sono ormai stati cancellati dalle menti senza memoria degli italiani. Monti cade. Elezioni fissate già ad inizio primavera del 2013. Pd e Terzo Polo pagheranno un prezzo altissimo in termini di consenso popolare ai sacrifici richiesti da Monti e nessuno, grazie alla disinformazione che già perfettamente aveva operato nel 2006-2008 con Prodi (ricordate il tesoretto del compianto Padoa Schioppa?), capirà i motivi che hanno portato l'Italia dall'orlo del fallimento cui era stata accompagnata da Berlusconi, ad essere nuovamente un Paese un po' più credibile a livello internazionale.

Ora Berlusconi ritorna in gara, magari con le speranze ridotte al lumicino perché condannato in primo grado a 4 anni per evasione fiscale e con la sentenza Rubygate alle porte. Però intanto è tornato in pista e questo è stato sufficiente a devastare nuovamente l'immagine dell'Italia all'estero e a bruciare un anno di immensi sacrifici che milioni di italiani hanno fatto (per colpa di Berlusconi e della sua banda) costretti dalla spada di Damocle dello spread e da un governo di tecnici pasticcioni. reazionari e classisti ma che almeno non ci facevano vergognare di essere italiani.

All'estero già si sbeffeggia il ritorno del vecchio satrapo. Il tedesco Suddeutche Zeitung lo raffigura come un escremento scaduto che torna a galla in un gabinetto; il francese Liberation parla di "ritorno della mummia"; Il Financial Times vede il ritorno di Berlusconi come un imperatore romano che esce dal Colosseo con il pollice verso con i tentacoli della piovra e teste di donna.

Lo spread sta salendo vertiginosamente dopo poche ore di apertura dei mercati alla sola notizia del ritorno del Cavaliere, la Borsa di Milano è la peggiore in Europa. Insomma, l'hanno presa proprio bene.

Lui si che riusciva a portare in alto il nome dell'Italia nel mondo!

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