Skip to main content

La bufala dell'anno: i giovani non vogliono lavorare a Expo per 1.500 euro al mese

 |  Giuseppe Morea

Elenco delle "notizie" passate dal mainstream: l'agenzia interinale Manpower, incaricata a raccogliere candidature e procacciare lavoratori per Expo Milano 2015, pubblica un comunicato (qui) in cui scrive che quasi un giovane su due rinuncia a un contratto di sei mesi.

expoIl Corriere in un articolo di dubbia moralità insinua che i giovani non vogliono lavorare. La tesi è rafforzata con delle frasi ironiche che ammiccano agli amici della Fornero e che fanno ribollire il sangue: "l'estate è vicina", "sei mesi sono pochi per chi cerca stabilità", "bisogna lavorare anche sabato e domenica" e "sono specialmente i giovani sotto i 29 ad aver rinunciato", specificando che questi bamboccioni non vogliono guadagnarsi 1.300-1.500 euro in qualità di lavoratori in apprendistato.

Infine, con un'ardita e malamente dimostrata teoria matematica, si dice pure che a conti fatti l'86% dei contattati da Manpower abbia rinunciato. Si parla di centinaia di scansafatiche insomma. Pazienza che il giorno dopo Manpower abbia in gran parte smentito questa ricostruzione.

Nel solco di questo articolo si avvenuta pure Aldo Grasso, che blatera di "giovani non abituati a lavorare".

La realtà dei fatti però e completamente diversa. I contratti da 1.300-1.500 lordi sono proposti a due figure semi-dirigenziali mentre alla massa di coloro che hanno rifiutato (ma oltre metà ha accettato, è bene ricordarlo) le offerte erano diverse da quelle spacciate dal Corriere: al massimo, per contratti full-time  900 euro al mese (ma è molto popolare anche l'alternativa dello stage non retribuito) offerto spesso a chi vive a centinaia di chilometri da Milano. In pratica tra vitto, alloggio, spostamenti si chiedeva di lavorare in perdita garantendo disponibilità h24 e 7 giorni su 7.

I turni sarebbero stati decisi di giorno in giorni in base alle esigenze. Una pacchia.

Davvero troppo choosy questi giovani. Proponiamo quindi ufficialmente Aldo Grasso per una di queste mansioni: per sei mesi dovrebbe però rinunciare alle sue prebende, alle ferie, alla malattia, ai festivi e alle ore di permesso. Non vorrà mica fare la figura di quello che non ha voglia di lavorare. O no?

---

Fonte immagine

VISITA LA NOSTRA PAGINA FACEBOOK E CLICCA MI PIACE PER ESSERE SEMPRE AGGIORNATO SULL NOSTRE NOTIZIE


Altri contenuti in Approfondimenti

Amici di Spatuzza mai

I tempi si fanno sempre più duri per la stampa allineata al regime e Il Giornale di Vittorio Feltri ne è una perfetta cartina di tornasole. Nonostante in tv e su gran parte dei giornali un'ininterr...

Canale 5 pedina il giudice Mesiano

Pensavamo che l'impeccabile accoppiata "giornalistica" Mattino 5 - Il Giornale avesse toccato il fondo con il fidanzato inventato dell'illibata Noemi Letizia, con la bufala di Genchi spione di tutt...

I colori del Sole nel piatto: il bianco e l’oro della polenta

Un’antenata della polenta nella Roma arcaica era la plutes, una farinata semiliquida a base di farro macinato, ma con l’introduzione del mais in Europa l’alimentazione cambiò. Il mais estese ben pr...

Ingroia, Mediatrade, Cuffaro, Vendola. Dopo questo week end nulla sarà come prima.

Ai cittadini italiani più informati, ovvero quelli che consultano Internet e non la televisione per documentarsi su ciò che avviene nel mondo, non sarà sfuggito che quello appena passato è stato un...

Obama vs Europa. Le due risposte alla crisi.

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, forte dell'investitura popolare non sembra assolutamente voler tradire le sue promesse più alte fatte durante la campagna elettorale. In un intervento...