Il costo del regime? Quasi 10 milioni di euro al mese
Il costo degli abusi che la Rai sta perpretando ai danni della democrazia e dei cittadini per meglio servire il padrone inizia a presentare il conto.
La parte dell'Agcom non tenuta sotto scacco da Berlusconi (indagato ufficialmente anche a Roma per concussione e minacce a Innocenzi, suo emissario nell'Authority) ha infatti inflitto al Tg1, condotto del fedele e scodinzolante Minzolini, 100mila euro di multa per il "perdurare di un forte squilibrio informativo tra le forze politiche, in particolare tra Pdl e Pd, e una marginale presenza delle nuove liste che si sono presentate alle elezioni, in violazione del richiamo già rivolto alle emittenti ad attuare il riequilibrio dell'informazione nei notiziari". Anche il Tg5 ha subito la stessa condanna, ma quella è normale amministrazione. In fondo è scontato che la tv del premier faccia disinformazione a vantaggio del capo.
Indovinate chi dovrà pagare la multa a Minchiolini? Ovviamente gli stessi cittadini che non hanno avuto accesso ad un'informazione corretta. Ma c'è di più.
Anche gli spot che precedono e concludono il Tg1, a fronte di cali di ascolto del telegiornale che tra settembre e marzo è passato da uno share del 29,7% al 28,3%, hanno fatto registrare una perdita media per singola pubblicità di oltre 4 mila euro. Considerando le diverse edizioni del Tg e i 15 spot al giorno trasmessi tra inizio e fine notiziario la perdita di valore arriva a 2 milioni di euro. L'ottimo direttore del Tg è costato quindi alle tasche della collettività 2,1 milioni di euro. Complimenti!
Ma c'è anche di peggio. Il bavaglio di regime ad Annozero, Ballarò e Porta a Porta.
Con la sospensione di Annozero la concessionaria pubblicitaria della Rai, considerando i prezzi di listino, ha incassato un milione di euro in meno del previsto a settimana. In ogni puntata della trasmissione di Michele Santoro vanno in onda 20 spot, che costano in media 58 mila euro ciascuno: si va dai 45 mila euro nella fascia delle 21.00 ai 65 mila alle 21.10 e alle 22.05 (fonte: Il Sole 24 Ore). E gli introiti per le tribune elettorali, che in queste settimane hanno sostituito il programma si sono fermati a 170 mila euro per serata.
Il bavaglio a Ballarò di marzo è costato in termini pubblicitari 1 milione e 800 mila euro. Il periodo compreso tra il 28 febbraio e il 4 aprile è considerato quello in cui gli ascolti salgono maggiormente e anche i prezzi degli spot di 30 secondi ne risentono: si va dai 38 mila euro per la fascia delle 21.10 ai 48 mila per quella delle 21.55.
Porta a Porta, avrebbe fruttato a Sipra, nel mese considerato, 1 milione e 500 euro. In questo caso il singolo spot trasmesso nelle fasce delle 23.10 e delle 23.40 vale 25 mila euro. Costo totale del solo bavaglio? 7,3 milioni di euro.
E secondo voi, tutta questa pubblicità dove sarà in gran parte finita? Forse a Mediaset, che guarda caso ha annunciato un +5% nel primo trimestre del 2010 per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria?
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