
Manovra lacrime e sangue? Bastava fare lo scudo fiscale come gli altri paesi del mondo
Dopo molti ripensamenti e scontri, più o meno al vetriolo, il ministro dell'Economia Tremonti sembra essere finalmente pronta sulla rampa di lancio la "manovrina" da 24 miliardi di euro.
Un piano di sacrifici (cui ne seguiranno altri poiché dal punto di vista strutturale non viene fatto praticamente nulla) che si potrebbe definire di lacrime e sangue, necessario per evitare la bancarotta del Paese e scacciare (per qualche mese) lo spettro della Grecia, con le sue violente rivolte e i suoi morti.
Adesso che vedranno di nuovo mettersi le mani in tasca dallo Stato, anche le fasce di cittadinanza più indolenti cominciano a protestare: pensionati, giudici, poliziotti, lavoratori del settore pubblico, medici, sindacati, persino i dipendenti di Palazzo Chigi. Insomma un disastro un po' per tutti (i cittadini onesti).
Tuttavia, come detto da molti (noi inclusi e tra i primi già molti mesi fa, nel settembre 2009) l'italiano dovrebbe fare memoria di un "piccolissimo" dettaglio relativamente ai cittadini diversamente onesti. Con lo scudo fiscale varato da Tremonti con il benestare del premier e quello di mafiosi, camorristi, evasori, ladri, corrotti, trafficanti d'armi e droga, sfruttatori della prostituzione, mandato avanti a tappe forzate e con il vergognoso benestare del presidente Napolitano come forse ben ci si ricorderà è stato legittimato il rientro dei capitali di denaro sporco nel perfetto anonimato e con il solo costo del 5%. Secondo lo stesso Tremonti l'utile netto di questa operazione è stato di quasi 5 miliardi di euro poiché sono rientrati 95 miliardi di euro.
Anche molti altri paesi avevano preso provvedimenti simili per favorire il rientro dei capitali dall'estero ma non avevano protetto i malfattori con l'anonimato e soprattutto li avevano bastonati con il 40-50% di multa. Altro che il 5%!
Vi immaginate che cosa sarebbe successo se fossimo stati un paese normale? Amministrato da una classe dirigente normale o almeno al limite della decenza e dalla lungimiranza simile a quella di una brava casalinga che sa far di conto? Avremmo ottenuto indietro 10 volte tanto! Ovvero una cifra vicina ai 50 miliardi. Adesso quei 24 miliardi che tanto faranno decadere la qualità dei servizi sanitari, della giustizia, della scuola e allungheranno il periodo di pensionamento di molti cittadini sarebbero solo una bazzecola.
Ma il problema vero è un altro: se i 5 miliardi sbandierati da Tremonti per lo scudo fiscale sono stati bruciati in quattro mesi, quanto dureranno i 24 miliardi di questa "manovrina"? Poco, troppo poco. E dopo? Prepariamoci a mettere i sacchi sui davanzali delle finestre.
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