Effetto Palin al capolinea e crisi finanziaria: Obama vola
Corsa alla Casa Bianca: Obama vola nelle preferenze degli elettori. Il sorpasso nei sondaggi messo a segno da McCain dopo la convention repubblicana è forse destinato a restare il primo e l'unico. Dopo il rapido innamoramento della candidata vice-presidente Sarah Palin, gli americani si sono subito disinnamorati di lei e di ciò che inevitabilmente collegano al ticket repubblicano: la drammatica crisi finanziaria che ha colpito banche di investimento e alta finanza statunitense.
Il collegamento alle politiche economiche eccessivamente improntate al laissez faire di Bush e all'incapacità del suo entourage repubblicano di comprendere ed intervenire tempestivamente sulla crisi dei mutui sub prime e agli scricchiolii delle grandi banche di investimenti. Ora il modus operandi di Bush è cambiato e l'intervento dello Stato è diventato massiccio. La svoltà è giunta però troppo tardi, e gli americani - anche la minoranza che crede che questi interventi siano giusti - non lo hanno perdonato.
Inevitabile la ricaduta in termini di popolarità per il candidato repubblicano. Chi ha giovato della situazione è proprio il candidato democratico Barack Obama: l'ultimo sondaggio nazionale di Washington Post-Abc News gli danno addirittura nove punti percentuali di vantaggio.
L'inerzia, che sembrava favorevole al ticket McCain-Palin è radicalmente cambiata, nuovamente a favore del candidato di colore. Per il 48% degli americani è Obama l'uomo giusto e più indicato per far fronte alla crisi, mentre l'80% del Paese crede che gli USA siano sul binario sbagliato. Cosa si inventerà ora il reduce del Vietnam per rimontare nuovamente?