Lettera aperta a Silvio Berlusconi. Il Pd si trasforma in Partito Antidemocratico
Egregio Cav. Berlusconi, il popolo del web le deve delle scuse. In modo a volte molto polemico ma in assoluta e perfetta buona fede tanti internauti hanno tacciato Lei e il Suo operato con vari epiteti, spesso molto coloriti. Certo, Lei non ha fatto nulla per ingraziarsi questa parte di elettorato, continuando a puntare tutto sui suoi coetanei teledipendenti e a ai suoi servi tipici della filosofia "usato sicuro": Fede, Minzolini, Petruni, Facci, Feltri, Belpietro, Giordano, Mimun e compagnia leccante. Le critiche anche aspre continueranno, perché certamente Lei ne ha combinate di tutti i colori e le verità prima o poi verranno a galla. Ma di un merito bisogna darLe atto: Lei, almeno con i suoi elettori più fedeli, i suoi servi e i suoi alleati, non è un falso ipocrita millantatore, anzi è un uomo di parola. Anzi un Uomo d'Onore! Lei, Cavaliere, è in grado di scendere a patti con la Lega, come nel caso del recente referendum elettorale, di sciogliere An nel Pdl mettendo ben in chiaro che il Suo partito non è assolutamente democratico (nello Statuto è previsto che Lei resterà Presidente del Pdl vita natural durante e che anche se dovesse ammalarsi potrebbe solo essere sostituito fino alla ripresa del suo ruolo). Tutto chiaro. Tutto alla luce del sole. Il suo attaccamento agli amici è ammirevole così come la sua coerenza per la difesa dell'indifendibilità di cui attraverso i suoi servi legali ne fa un uso larghissimo. Lei, in questo, è il simbolo dell'affidabilità.
Per questo, riteniamo senza ombra di dubbio, che Lei sia (esclusivamente per questi temi) diverse spanne superiore dal punto di vista etico agli intrallazzatori della nomenklatura del Partito Democratico, che da oggi dovrà aggiungere un prefisso al suo nome, diventando per forza Partito Antidemocratico.
Le spiego cosa sta succedendo. Beppe Grillo ha presentato la sua candidatura alle primarie del Pd e questo ha generato un'angoscia e una paura senza precedenti ai fantocci che guidano malamente da meno di due anni (ma sembrano 50) questo deforme aborto politico. Facendo leva su due cavilli, Maurizio Migliavacca a nome dei leader del Partito Antidemocratico spiega: "Possono essere candidati e sottoscrivere le candidature alla carica di segretario nazionale e di componente dell'assemblea nazionale solo gli iscritti in regola con i requisiti di iscrizione presenti nella relativa anagrafe alla data nella quale viene deliberata la convocazione delle elezioni". Quella data è il 26 giugno, e se Grillo dice di essersi iscritto oggi, è cronologicamente fuori termine statutario. Si aggiunge anche un altro killer (i mandanti non si scoprono per ovvi motivi, ma questo Cavaliere, Lei dovrebbe saperlo benissimo), tale Stefano Ceccanti, oggi senatore del Pd: "Secondo lo statuto del Pd la domanda di iscrizione di Grillo non sarebbe accettabile perché lo statuto del partito al comma 8 dell'articolo 2 precisa: 'Sono esclusi dalla registrazione nell'Anagrafe degli iscritti e nell'Albo degli elettori le persone che siano iscritte ad altri partiti politici'. Grillo non sarebbe candidabile dato che in passato è stato promotore di liste in concorrenza col Pd".
Vede Cavalier Berlusconi, loro credono di aver messo fuori causa Grillo grazie a questi due cavilli e di poter proseguire imperterriti a fare finta opposizione all'infito e invece non si stanno rendendo conto che se non cambiano immediatamente idea avranno decretato una volta per tutte la loro fine.
La coerenza viene sempre premiata e oggi le deve essere riconosciuto questo, presidente Berlusconi: Lei è infinitamente più coerente di tutto il Partito Antidemocratico messo insieme. Complimenti e... al prossimo scandalo.