Il funerale delle regole. Berlusconi viola in pubblico la par condicio
In barba a questa disposizione che richiama la legge sulla par condicio (art.8 legge n.28 del 23/02/2000), il presidente del Consiglio ha più volte deliberatamente comunicato al pubblico i sondaggi di cui disponeva. La legge parla chiaro: Nei quindici giorni precedenti la data delle votazioni è vietato rendere pubblici o, comunque, diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull’esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori, anche se tali sondaggi sono stati effettuati in un periodo precedente a quello del divieto.
Il primo giugno, Berlusconi interviene alla trasmissione Iceberg di Telelombardia e afferma, come riporta l'Adnkronos in una nota subito rilanciata dal fido Libero: "Gli ultimi sondaggi ci danno tra il 43 e il 45%. Se saranno confermati il Pdl sara’ il piu’ grande gruppo all’interno del Ppe e questo potra’ anche portare Mario Mauro alla presidenza del Parlamento europeo".
Visto il silenzio di giornali e istituzioni Berlusconi prosegue nel suo intento di manipolare il popolino annunciando illegalmente sondaggi elettorali. Esattamente come è accaduto a Firenze il giorno dopo (vedi il video), tra gli applausi dei fiancheggiatori e collaborazionisti dell'illegalità.
C'è altro materiale per indagare un premier comunque immunizzato dal lodo Alfano? No! C'è materiale per svegliare le coscienze degli italioti? No! C'è materiale per chiedere che il Presidente Napolitano faccia almeno un richiamo? Speriamo...