Resistenza: nessuna traccia sui programmi del liceo
Può un fatto storico essere sottointeso agli studenti del liceo? Se questi ultimi frequentano la scuola si suppone che debbano imparare qualcosa di nuovo, apprendere i la storiografia nella sua complessità. Non è possibile dare per scontati avvenimenti storici particolarmente importanti nella storia di una paese. Ciononostante è ciò che avverrà nientemeno che con la Resistenza nei licei italiani del prossimo anno scolastico.
Nel programma di storia dell'ultimo anno dei licei il Ministro Gelmini ha inserito:
- Il fascismo
- La crisi del '29 e le sue conseguenze nel mondo
- Il nazismo
- La shoah e gli altri genocidi del XX secolo
- La seconda guerra mondiale
- La guerra fredda, il confronto ideologico tra democrazia e comunismo.
- L'Onu.
- Formazione e tappe dell'Italia Repubblicana.
E la Resistenza? "Meglio che gli studenti non sappiano come rovesciare i regimi" sobillano i maligni.
La Repubblica ha chiesto lumi a Max Bruschi, consigliere del ministro Gelmini che ha reagito: «Ma non ha letto qui, dopo la voce Onu? È ben esplicitato: Formazione e tappe dell'Italia Repubblicana. Naturalmente è sottintesa la Resistenza. L'abbiamo inclusa senza citarla tra i capitoli fondativi della storia repubblicana. È un modo per rafforzarla, no?».
Questa risposta è sufficiente per capire l'obiettivo della censura alla guerra partigiana: ridurre la sollevazione morale e civile del Paese martoriato dal fascismo e dalla II Guerra Mondiale a mera fase di guerriglia per bande, in cui pidocchiosi socialisti, repubblicani, cattolici, liberali e comunisti hanno collaborato con l'invasore straniero per liquidare l'occupante tedesco e i reduci della Repubblica di Salò. Ma soprattutto il segnale che viene dato è quello per cui la Costituzione e la Repubblica Italiana sono sbocciate dal nulla, discese dal cielo senza un vero perché.
Per essere chiari: è come se in Francia non si studiasse la rivoluzione Francese (magari inserendola in un ipotetico "moti popolari di trasformazione e di passaggio tra la monarchia e la repubblica") o negli Usa non si studiasse la guerra di Indipendenza (inserendola in un ipotetico "parabola della decadenza del colonialismo inglese"). Roba da matti.
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