Il pizzino di 1816 a 2232, i culi a tarallo e la "maggioranza compatta"
Tessera P2 n.1816 (alias Silvio Berlusconi), dopo aver sentito l'efficace - incredibile ma vero! - intervento di Franceschini ieri alla Camera, si è ricordato degli insegnamenti dell'amico dell'amico Bernardo Provenzano e ha fatto recapitare a Tessera P2 n.2232 un "pizzino" con tanto di sigillo della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ecco il testo: «Dopo l’intervento di Franceschini è bene che, se puoi, tu avvalori e rafforzi i nostri risultati in materia di antimafia e legalità». Firmato, Silvio.
Per un attimo Cicchitto si è tolto il cappuccio da massone, ha decifrato il pizzino, e ha arringato la sua maggioranza, che aveva poco prima accolto con urla da stadio arroganti quanto disperate l'ingresso in aula del premier. Ma questi sono solo episodi curiosi di fine impero.
Più emozionante è stata la rissa che è scoppiata tra (ex) deputati alleati di (ex) maggioranza. Il deputato finiano Enzo Raisi ha raccontato come è scoppiata la gazzarra in aula: il Raisi se ne stava seduto a rispondere a dei messaggi su Facebook quando il corpulento Marco Martinelli (rimasto berlusconiano) ha preso la tessera magnetica di Raisi, quella che serve per votare e l'ha lanciata per aria facendola finire per terra.
A quel punto un altro robusto deputato (finiano) Aldo Di Biagio si è avvicinato con fare aggressivo a Martinelli, il quale ha risposto con un elegantissimo «Ti faccio il culo a tarallo». Di Biagio ha replicato «vieni fuori, vieni fuori», al che è iniziato il parapiglia. Dopo lo scoppio dell'alterco fisico finalmente Martinelli è stato accompagnato fuori dai commessi e ancora alterato gridava: «merde, merde, sono delle merde!».
Un momento altissimo nella vita repubblicana, appena al di sotto delle dichiarazioni del berlusconiano Maurizio Lupi ad un talk show in diretta tv, pochi minuti dopo la votazione: «Una maggioranza solida e compatta».
Sì come no, e magari è anche "Il Partito dell'Amore".
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