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Otto Violante

 |  Redazione Sconfini

Sull'idea di democrazia che aleggia nelle menti del Partito Democratico ci mancava una tassello, la posizione di Luciano Violante.

Lui, democratico perfetto, rispecchia in pieno la voglia di cambiamento e la freschezza del partito: ultrasettantenne classe '41 ma, soprattutto, parlamentare da 21 anni (8 legislature!). Finora sul web è diventato celebre da quando fu ripreso su youtube il suo discorso alla Camera "in difesa" del suo partito attaccato da Berlusconi nel quale rivendicava che grazie alle loro decisioni il fatturato Mediaset era aumentato di 25 volte.

In una delirante intervista, il povero Violante se ne esce con un'altra frase destinata ad entrare nell'empireo delle minchiate della nostra classe dirigente, anzi digerente.

"Le preferenze aumentano moltissimo i costi della campagna elettorale visto che i candidati devono farsi conoscere attraverso la pubblicità televisiva, cartelloni e iniziative di vario genere. In secondo luogo le preferenze non aiutano il ricambio della classe politica, perché è chiaro che sarebbero privilegiati coloro che sono già più conosciuti piuttosto che i nuovi. L'outsider sarebbe penalizzato a meno che non sia ricchissimo. In terzo luogo favoriscono la lotta intrapartitica rendendo i partiti più fragili e esposti a penetrazioni di ogni genere, anche della stessa criminalità organizzata".

Capito?

1) Il Pd non vuole le preferenze per evitare costose campagne elettorali, mica perché perché a uno come Violante non lo voterebbe neppure il suo ormai defunto povero papà, ex fascista costretto dal regime mussoliniano a vivere per molti anni in esilio in Etiopia.

2) Il Pd non vuole le preferenze perché non aiutano il ricambio della classe politica. In effetti il porcellum ha messo in luce un ricambio profondissimo, basti vedere l'incredibile numero di giovani statisti apparsi negli ultimi mesi (tipo il quasi ottuagenario Berlusconi, il giovane ex fascista Fini o l'uomo "nuovo" Bersani) e Violante, ne siamo sicuri, si farà da parte assieme ai suoi sodali per alimentare questo rinnovamento. Sì, come no!

3) Le preferenze espongono i partiti alla criminalità organizzata. Ma certo Violante: Cuffaro, Dell'Utri, Papa, Lusi, Romano, Cosentino, Di Girolamo, Tedesco, Belsito e tutti gli altri indagati e pregiudicati sono solamente degli incidenti di percorso sulla strada di un Parlamento pulito. Le liste bloccate sono davvero un ottimo deterrente per evitare infiltrazioni. E' un dato di fatto vero Violante?

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