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Moriremo democristiani

 |  Giuseppe Morea

La straripante percentuale del Pd (oltre il 40%) in questa tornata di elezioni europee chiama a una riflessione più profonda possibile sullo stato di salute di un elettorato che evidentemente sfugge alle regole della logica.

 Probabilmente non è stato un voto entusiastico (quasi nessuno è sceso in piazza a festeggiare) ma è stato un voto che assume proporzioni storiche per la portata della vittoria rispetto ai più quotati avversari (M5S quasi doppiato e fermo a poco più del 21%). Il lato più interessante di questa vittoria del Pd però è quello che racchiude una serie di paradossi che meritano un'analisi partecipata e che un analista da solo non può capire appieno.renziandreotti

1) Ha vinto innanzitutto un metodo. Un metodo che proprio il Pd aveva stigmatizzato per 20, quello dell'uomo solo al comando. Berlusconi portò in Italia l'idea dei partiti personalistici nel 1994. 20 anni di sconfitte dopo, il Pd violentando se stesso ha portato un uomo solo al comando e ha vinto.

2) Tradimento (#enricostaisereno), sfruttamento del corpo femminile (3 belle ragazze specchietto per le allodole a fare da capilista che si dimetteranno 24 ore dopo la nomina), difesa dei corrotti (tangenti Expo, Penati, Lusi, sistema Sesto, Mps), menzogne ("una riforma al mese" e dopo 4 mesi siamo fermi a quota zero) pagano ancora se il sistema massmediatico tradizionale (tv e giornali) ti protegge mistificando l'avversario. La somma di traditori, guardoni, corrotti e ballisti in Italia è sufficientemente alta per fare la differenza in una tornata elettorale.

3) Beppe Grillo fa paura. Forse è l'uomo più buono del mondo ma urla, strepita e mette in discussione le istituzioni che tanto rincuorano le fasce più anziane di popolazione. Almeno ciò è quello che i media tradizionali hanno fatto passare nel quotidiano lavaggio di cervello ai loro clienti, D'altronde chi voterebbe per uno che si dichiara oltre Hitler? Molti sono stati i suoi errori in questi ultimi 14 mesi nonostante le buone intenzioni.

4) Alla fine decidono e vincono sempre loro: i democristiani che gattopardescamente si muovono nell'area dei cosiddetti moderati. Persone normali, nonni e padri di famiglia benestanti o con stipendio garantito. Non sembra ma saranno ancora per qualche anno la maggioranza. Una volta erano andreottiani, poi per molto tempo sono stati berlusconiani, ora sono tutti renziani.

5) Berlusconi è quasi finito ed è una buona notizia ma il berlusconismo ha iniziato a camminare con nuove gambe, più giovani e forti. Negli ultimi 20 anni siamo stati il Paese al mondo che è cresciuto di meno. Abbiamo perso Olivetti, Telecom, il 90% dell'industria della moda e dell'alimentare oltre che decine di altre aziende prestigiose che avrebbero garantito lavoro e ricchezza a chi arriverà. Ora Renzi ha già messo le mani su Poste Italiane, Fincantieri e Cassa Depositi e Prestiti ultima cassaforte della grande famiglia italiana. Sarà un massacro. L'ultimo. E sarà costato solo 80 euro una tantum. L'apoteosi della corruzione in uno dei Paesi più corrotti del mondo.

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