Dopo 7 ore di camera di consiglio i giudici del Tribunale di Milano hanno condannato Berlusconi a 7 anni in primo grado per prostituzione minorile e concussione. Peccato abbiano avuto fretta.
Comunque, liquidata la pratica con una scrollata di spalle, siamo certi che Silvio non si perderà d'animo e spalleggiato dai fedeli alleati del Pd (che mai lo dichiareranno ineleggibile e che stanno già studiando una legge per dribblare anche la perpetua interdizione dei pubblici uffici) tornerà in sella al suo formidabile partito che purtroppo si è già rimangiato la gasparriana minaccia (o meglio, promessa) di dimettersi in blocco in caso di condanna.
Prepariamoci ad una megagalattica invasione televisiva con tanto di fan che pregano alla Madonna fuori dal Tribunale, attacchi fantasiosi alle toghe rosse con l'aggiunta delle campagne d'odio della stampa non allineata.
Per un ometto che sognava di inaugurare la sua presidenza al Quirinale è arrivato un altro tipo di settennato, che purtroppo non sarà scontato dove lo statista nano si sarebbe meritato: dietro le sbarre.
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