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Ciò che ci differenzia dalla Germania

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Noi italiani, amanti della bella vita, del sole e delle appaganti relazioni affettive, ci prendiamo spesso gioco dei tedeschi e della loro assurda rigidità.

Riteniamo che molti teutonici, pur di non violare una legge, lascerebbero affogare un bambino in un bicchier d'acqua. Tuttavia con la loro pervicacia e la loro testardaggine hanno demolito l'unica economia - la nostra - che grazie alla svalutazione competitiva della lira riusciva a reggere il loro confronto perché un tempo si giocava su intuizione, brillantezza, design, originalità. Ora il mondo si è "cino-tedeschizzato" e l'Italia è finita nel terzo mondo grazie anche alla sua classe dirigente, anzi digerente, che sta facendo di tutto per aggravare ulteriormente la situazione.

Tuttavia, la rapidità delle decisioni e l'ineluttabilità delle scelte da compiere di fronte a un fatto compiuto è lo spartiacque che differenzia popoli evoluti e civilizzati (anche se meno longevi e "felici" degli italiani) come quelli nord europei dalla sciatteria che sta riportando l'Italia ad un medioevo con fogne e ipad ma con un'ottica di vassallaggio da anno mille.

In tempi recentissimi tanto per fare due esempi due ministri tedeschi hanno spontaneamente consegnato le proprie dimissioni alla cancelliera Merkel perché si è scoperto che avevano copiato parti di tesi di laurea altrui: i loro nomi sono Karl-Theodor zu Guttenberg (allora Ministro della Difesa!) dimessosi nel 2011 e Annette Schvan (Ministro dell'Istruzione) nel febbraio 2013. Ancora peggio andò nel 2012 a Christian Wulff ex presidente della Repubblica tedesca (l'omologo di Napolitano per intenderci) che si è dimesso per aver ottenuto un finanziamento agevolato e alcuni giorni di vacanza pagati da altri: "Ho commesso errori ma sarò scagionato, lascio perché la fiducia nei miei confronti è incrinata". In tutti i casi le dimissioni sono arrivate pochissimi giorni dopo la scoperta dei "reati".

Questi esempi bastano a capire l'enorme voragine che ci separa dalla civiltà.

Abbiamo un presidente della repubblica di 88 anni, ex aderente ai Gruppi Universitari Fascisti, ex stalinista, ex comunista, ex craxiano, firmatore rapidissimo di leggi incostituzionali, che parla con un indagato della trattativa Stato-Mafia e invece di fare armi e bagagli si fa pure rieleggere in barba a ogni consuetudine. E ancora di più abbiamo Berlusconi, un ex premier che spadroneggia sul governo anche da terzo classificato alle elezioni e che il 1° agosto 2013 (dopo aver già subito una condanna in primo grado a 7 anni e mezzo per concussione e sfruttamento della prostituzione minorile) viene condannato in terzo grado per una mega frode fiscale ai danni dello stato a 4 anni e mezzo (ridotti a 18 mesi per l'indulto da lui stesso votato) oltre che in Appello all'interdizione dai pubblici uffici per due anni. Da quel fatidico giorno d'estate il Parlamento italiano e la sua Giunta non hanno ancora stabilito se votare la sua decadenza a voto segreto o a voto palese in virtù della Legge Severino (legge amministrativa e quindi per definizione non retroattiva) che in tal senso è limpida come acqua di montagna.

Ma in fondo è quello che ci meritiamo.

La maggioranza degli italiani ha votato per avere al governo Pd, Scelta Civica, Udc e Pdl. O no?

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