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Marina Vitale

Tubercolosi: la diagnosi con il naso elettronico

 |  redazionehelp

Novità sul fronte della lotta contro la tubercolosi. La notizia, in realtà, arriva dall’India, ma riguarda una realtà ben radicata nel nostro territorio quale l’Icgeb, il Centro internazionale di ingegneria genetica e biotecnologia.

Come già detto in occasioni precedenti, l’organismo di ricerca conta, oltre alla sede principale di Trieste, anche altre due sedi situate rispettivamente a Cape Town e New Delhi. La notizia arriva dunque da quest’ultima: consiste nella messa a punto di una sorta di “naso elettronico”, e cioè di un nuovo strumento che può essere agilmente tenuto in mano e che permetterebbe di individuare la presenza di tubercolosi attraverso il respiro dei pazienti, come accade con gli alcol-test. > Il progetto Lo sviluppo del naso elettronico è stato proposto da Virander Chauhan, direttore dell’Icgeb India, nonché responsabile del progetto di ricerca. Un progetto che, avviato in collaborazione con una società statunitense, potrà proseguire contando su un budget di 950mila dollari stanziato dalle Fondazioni Grand Challenges Canada e Bill and Melinda Gates Foundation. > I vantaggi In base a quanto affermato da alcune riviste di settore, la messa a punto della nuova apparecchiatura potrebbe implicare numerosi vantaggi. Il principale è la possibilità di salvare centinaia di migliaia di vite nei Paesi in via di sviluppo, dove la tubercolosi uccide circa 1,7 milioni di persone all’anno, classificandosi come seconda principale malattia mortale dopo l’Hiv. Tra i 15 Paesi con il maggior tasso di incidenza di tubercolosi, ben 13 si trovano in Africa, mentre un terzo di tutti i nuovi casi vengono riscontrati in India e Cina. Gli scienziati affermano che lo strumento potrebbe in futuro essere adattato anche per la diagnosi preventiva del cancro ai polmoni o di altre malattie polmonari. A riprova di ciò, la notizia data il 4 maggio scorso, in occasione della Giornata mondiale dell’asma, che annunciava il progetto su cui sta lavorando l’Università Cattolica di Roma, impegnata, all’interno di un progetto di ricerca finanziato dall’Unione Europea, nella realizzazione di un naso elettronico capace stavolta di diagnosticare l’asma. > come avviene la diagnosi Tornando invece al “nostro”, di naso, scopriamo che è alimentato a batteria e che funziona utilizzando dei sensori per captare mutazioni che rivelano cambiamenti nelle molecole del respiro. Il respiro di una persona contiene infatti circa 3mila molecole, e durante la fase di ricerca è stato scoperto che sette di queste molecole vengono notevolmente modificate nei pazienti affetti da tubercolosi. In questo modo sarà possibile ottenere una diagnosi in pochi minuti anziché in alcune settimane, come invece accade con i test tradizionali. Con notevoli vantaggi anche per quanto riguarda la lotta contro il tempo per la prevenzione: la tubercolosi si diffonde via aria attraverso la tosse, parlando e sputando. I principali sintomi sono la tosse, talvolta con sputi di sangue, dolore al petto, debolezza, perdita di peso e febbre. Se non curata, ogni persona affetta può infettare tra le 10 e le 15 persone all’anno. > gli obiettivi “L’obiettivo – ha spiegato alla stampa internazionale il prof. Virander Chauhan – è rendere il naso elettronico utilizzabile su larga scala nelle aree povere e remote, dove la tubercolosi spesso si riproduce e diffonde, distruggendo tantissime vite”. “È stato stimato – ha sottolineato invece al sito di informazione per il mondo umanitario AlertNet il dott. Peter Singer, capo esecutivo di Grand Challenges Canada – che con una diagnosi tempestiva ogni anno potrebbero essere salvate ben 400mila vite”. “Una delle cose – prosegue – che ci ha spinto a supportare lo sviluppo di questa importante innovazione è che si tratta di un prodotto indiano teso a risolvere un problema indiano, ma che tuttavia potrà aiutare l’intera umanità. L’altro aspetto che ci ha indotti a continuare su questa strada è che si tratta di un’idea coraggiosa dall’enorme potenziale”. L’India è infatti uno dei Paesi maggiormente colpiti dalla tubercolosi al mondo, con quasi 2 milioni di nuovi casi e circa 300mila morti all’anno (dati Organizzazione mondiale della sanità). > Accessibilità a 360° Il finanziamento aiuterà a stabilire se il naso elettronico potrà sostituire l’attuale test basato sull’analisi di campioni di saliva, che spesso richiede più di una tappa in clinica, periodo durante il quale il paziente rischia di poter diffondere la malattia. “Spesso – spiega Singer – non si pensa a quanto una diagnosi possa essere importante per salvare delle vite. Nel caso della tubercolosi ciò avviene davvero, perché se nel villaggio ci sono persone affette senza essere individuate, queste hanno molte probabilità di morire, ma anche di infettare altre persone”. Il nuovo prodotto sarà invece accessibile e semplice da usare dopo un training minimo, potrà essere facilmente trasportabile ovunque, in qualsiasi villaggio. a cura di Corinna Opara


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