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Latti artificiali

 |  Redazione Sconfini

Che cos’è il latte artificiale? Quando e perché si passa a questo latte e quale tipo di latte dobbiamo scegliere per il nostro bambino? Perché dobbiamo affidarci per qualità e sicurezza alle case produttrici? Ecco come fare chiarezza e dare risposte certe a queste domande.

Il latte materno è l’unico alimento del lattante fino al quarto mese di vita e viene definito dai nutrizionisti specie-specifico, cioè biologicamente adatto per l’essere umano.

Il latte materno è ricco di sostanze essenziali che assicurano un’ottima crescita (proteine, zuccheri, grassi, vitamine e minerali), di anticorpi (immunoglobuline) che proteggono l’apparato intestinale da virus e batteri, di enzimi digestivi (lipasi e lisozima) che facilitano l’assorbimento dei componenti nutritivi del latte stesso.

Su ogni confezione di latte artificiale è scritto, anche se in forma ridotta, un avviso importante che voglio qui riportare:

bambino“L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha raccomandato che le donne in stato di gravidanza e le madri dei neonati siano informate sui vantaggi e la superiorità dell’alimentazione al seno, in particolare che l’allattamento materno è il sistema ideale per nutrire il proprio bambino e per proteggerlo dalle malattie.

Le mamme dovrebbero essere consigliate in merito a come prepararsi ad allattare al seno e a proseguire l’allattamento, all’importanza di una buona alimentazione sia durante la gravidanza sia dopo il parto.

L’introduzione superflua di una parziale alimentazione al poppatoio, o di altri alimenti e bevande, dovrebbe essere evitata a causa dell’effetto potenzialmente negativo sull’allattamento al seno. Nello stesso tempo le mamme dovrebbero essere avvisate sulle difficoltà di allattare al seno, sia nel caso di inizio tardivo che di ripresa dopo interruzione. Prima di utilizzare un alimento per lattanti, le madri dovrebbero essere informate delle implicazioni sociali ed economiche di questa decisione e che il latte materno non è solamente il migliore, ma anche il più economico degli alimenti per i neonati.”.

I latti artificiali vengono usati per l’alimentazione del lattante come integratori del latte materno quando la mamma ha poco latte, e a completa sostituzione della poppata al seno in caso di totale mancanza di latte materno. I latti artificiali sono formulati in modo da avvicinarsi il più possibile per composizione e caratteristiche nutrizionali al latte della mamma. Commissioni di esperti nutrizionisti secondo le direttive della Società Europea di Gastroenterologia e Nutrizione Pediatrica (ESPGAN) e della CEE hanno dettato precise indicazioni non solo per le quantità di nutrienti da assumere ma anche come questi vanno distribuiti nella dieta giornaliera. Per realizzare un latte artificiale si utilizza come base il latte vaccino. Un consiglio pratico da dare ad ogni mamma nei casi in cui voglia integrare il proprio latte materno con uno artificiale è che meno il bimbo succhia al seno più diminuisce la produzione di latte materno. Se si deve passare ad un latte artificiale è meglio iniziare a sostituire la poppata più scarsa, quella della sera, e finire con quella del mattino, la più ricca.

I latti per neonati pre-termine sono quelli studiati in modo da permettere al bambino una crescita simile a quella intrauterina.

Le formule di partenza sono latti con una composizione di nutrienti in grado di coprire da sola i fabbisogni nutritivi di un lattante durante i primi 5-6 mesi di vita.

I latti di proseguimento indicano una formula che costituisce parte di un’alimentazione mista (la metà) da usare dal quinto-sesto mese di vita fino alla fine del primo anno.

I latti di crescita servono per l’alimentazione lattea del bambino da 1 a 3 anni di vita e sono integrati con ferro, calcio, acidi grassi e vitamine.

Sul mercato, infine, troviamo latti di prevenzione (H.A.), formulati cioè per prevenire lo sviluppo di allergie. Questi latti sono modificati unicamente per il contenuto proteico, mentre per quel che riguarda la composizione di tutti gli altri nutrienti sono proposti come latti di partenza o di proseguimento.

Da inserire in un quadro di prodotti dietetici indicati nella terapia alimentare in caso di problemi patologici specifici (come ad esempio la diarrea acuta, le enteropatie croniche), sono i latti a ridotto o nullo contenuto di lattosio. Nei casi di allergia alle proteine del latte vaccino (dopo aver escluso l’allergia alla soia) o di intolleranza al lattosio è invece indicato il latte di soia. Possiamo aggiungere alla nostra lista i latti idrolisati, i latti antireflusso e i latti di capra, ognuno da inserire nell’alimentazione del bambino a seconda delle problematiche e delle patologie presenti.

Commissioni di esperti di nutrizione e di tecnologie alimentari del Ministero della Salute sottopongono per legge i prodotti per l’infanzia a rigorosi controlli, in modo da garantire: sicurezza delle materie prime utilizzate, sicurezza nutrizionale sulla formulazione di ogni prodotto, sicurezza della composizione cioè sulla costanza nel tempo della qualità dei componenti nutritivi, e infine sicurezza igienica durante i processi produttivi.

dott.ssa Claudia Torrisi

 

 

 


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