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Succede a tutti prima o poi di vivere situazioni di conflitto

 |  Redazione Sconfini

 

Esistono diverse figure professionali riconosciute che possono essere un valido aiuto per chi vive momenti di difficoltà, momenti di

impasse che riguardano il lavoro, la coppia o qualsiasi altro ambito in cui si sia stabilita una relazione, anche solo con se stessi. Tra queste ne sta emergendo una, quella del Counsellor. Per saperne di più abbiamo raccolto la testimonianza di Laura Berenini, Gestalt Counsellor iscritta all’Aico del Friuli Venezia Giulia, che racconta il suo cammino personale e professionale.

 

“Accadde così che durante il triennio della Scuola di Counselling presso l’Istituto Gestalt di Trieste – riferisce Laura Berenini – continuai a lavorare come segretaria amministrativa con il progetto di dedicarmi al Counselling aziendale. Iniziai nel contempo anche a sperimentare professionalmente e personalmente ciò che apprendevo nella Scuola; più sperimentavo più mi appassionavo a questo nuovo modo di rapportarmi alla vita”.

 

“Tale percorso di studio – continua – è stato ed è tuttora anche un percorso personale e professionale introspettivo, di confronto, di formazione e supervisione. In quegli anni ho costruito in altme la forza di staccarmi da un ambiente di lavoro al quale ero legata da quasi vent’anni, che ho molto amato e rispettato ma che ormai mi limitava professionalmente. Lentamente, la sofferenza, la ricerca di un supporto, di una possibilità di un dialogo hanno contribuito a far nascere in me l’idea di un progetto. Sperimentando in prima persona difficoltà e disagi ho compreso che le crisi aiutano a creare un momento dedicato alla ricerca di un nuovo modo di gestire la propria vita.

 

Concluso il triennio e ottenuto il diploma di «agevolatore nelle relazioni d’aiuto» mi sono dedicata a tempo pieno al tirocinio necessario per l’ottenimento del diploma di Gestalt Counsellor; contemporaneamente ho dedicato le mie risorse dapprima in un corso di massaggio e successivamente in un corso di riflessologia plantare. Arrivata a questo punto la fisioterapista di mio figlio e la mia riflessologa (con le quali mi confronto costantemente) mi hanno incoraggiata a coltivare e praticare il massaggio in quanto abbino correttamente la capacità tecnica alla sensibilità e manualità.

 

Mai abituata nella vita a voli pindarici e sempre alla ricerca di ulteriori confronti e approfondimenti, ho deciso di avvalermi del Centro di Orientamento della Regione Fvg. Grazie al supporto e alla professionalità di una psicologa, ho esplorato la ricerca di una maggiore chiarezza circa la decisione di affrontare un nuovo futuro professionale. Ho cercato quindi di comprendere come siano applicabili e conciliabili le nuove risorse acquisite con le competenze maturate nel corso delle passate esperienze professionali.

 

Alla conclusione del mio percorso di orientamento, quindi, ho preso atto di come le mie nuove abilità acquisite nel tempo potessero darmi la possibilità di un cambio di rotta professionale rivolto alle attività sociali.

 

È così che nasce la mia nuova attività professionale, una vera svolta nella mia vita, che è il risultato del consolidamento delle mie risorse personali, professionali e dell’incontro delle mie passioni. È in questo contesto che prende definitivamente vita il mio Progetto Parliamone. Si tratta di un percorso dedicato a tutte le donne alla ricerca della possibilità di raggiungere benessere fisico e anche esistenziale.

 

Utilizzo come strumenti il massaggio zonale e/o uno spazio sicuro ed empatico d’ascolto dove poter esprimere le proprie emozioni, i propri sentimenti, dove trovare un supporto che aiuti a ritrovare e stimolare le proprie risorse per migliorare il rapporto con se stesse o con gli altri. Tutto ciò, come dicevo, per raggiungere un benessere più completo che ci consenta di essere e non solo di apparire”.

 

“La mia attività – conclude Laura Berenini – poggia su grande passione e dedizione, formazione e costante aggiornamento. Mi piace inoltre pensare che la relazione d’aiuto sia utile alle persone per amare e rispettare il prossimo ma prima di tutto se stesse; per diffondere quindi, attraverso questi equilibri, una cultura più umana e di conseguenza socialmente più evoluta e solidale”.

Tiziana Benedetti

 

 

In collaborazione con Help!

 

 


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