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Chi sarà il prossimo ministro della giustizia? Ecco i 4 profili ideali selezionati dal Pdl

 |  Redazione Sconfini

Mancano poche ore all'ufficializzazione del nuovo ministro della giustizia. Dopo che Alfano è stato eletto all'unanimità (raccogliendo un voto) segretario del Pdl, la casellina del ministero chiave per il governo berlusconi è sguarnita.

Siamo riusciti ad entrare in possesso dei quattro profili che gli esperti del governo hanno tracciato per soddisfare il maggior numero di richieste espresse dal capo.

Profilo numero 1: IL NANO BAGONGHI (approfondisci), ovvero una persona di bassa statura (o meglio, una persona affetta da nanismo) in grado di fare cabaret e spettacolo. La materia prima è decisamente demodé e quindi si è andati a scavare nel passato prossimo per trovarne qualcuno in grado di ricoprire il ruolo. Si era pensato ad Arnold e al nano Tatoo ma purtroppo entrambi sono già tragicamente scomparsi. Anche nel mondo circense non esistono da tempo personalità in grado di farsi carico di un impegno così gravoso. Brunetta è già ministro della Pubblica Amministrazione e gli "ottimi" risultati oltre che l'affetto dei precari di tutta Italia sconsigliano di riciclarlo alla giustizia.

Profilo numero 2: LA SHOW GIRL. Qui di materia prima è disponibile (in tutti i sensi) in abbondanza e Berlusconi apprezza la bella presenza. C'è il problema che però il ministro deve saper leggere e scrivere quindi la scelta, con la Minetti impegnata a sollazzarsi con Vieri che ha già prenotato il Ministero degli Esteri (perché è bilingue, non ridete è vero), è ricaduta su due professioniste della tv. Maria Esther Garcia Polanco, olgettina doc e assidua frequentatrice del bunga bunga, aveva anche un'ottima chance in più: era fidanzata con un importante trafficante di droga. Purtroppo non è italiana e quindi è stata depennata. Resta in corsa Francesca Cipriani, integerrima e arguta spalla di Enrico Papi nell'indimenticabile Transformat, nonché ex Pupa, ex Grande Fratello. Purtroppo le è scoppiata una tetta e al momento è in carrozzeria. Anche Mara Carfagna è stata presa in considerazione, ma come per Brunetta l'ottimo lavoro svolto fin qui come ministro della Pari Opportunità e così apprezzato soprattutto dai gay che è stato deciso di non farle cambiare sede.

Profilo numero 3: L'ATTORE DI B-MOVIE. Sempre richiesto dal pubblico, l'attore di B Movie poteva rappresentare un salto di qualità notevole al ministero della Giustizia. Purtroppo però anche Bombolo (favorito alla vigilia) è deceduto, mentre Barbareschi (già An, poi Pdl, poi Fli e di nuovo vicino al Pdl) non garantisce sufficiente stabilità emotiva per ricoprire il ruolo. Proprio ieri Lino Banfi è stato ricevuto come tradizione da Berlusconi. Il Commissario Lo Gatto delle procure, l'Oronzo Canà del calcio italico potrebbe essere l'uomo giusto.

Profilo numero 4: IL PASDARAN DELLE LEGGI AD PERSONAM. Per non correre rischi è probabile che alla fine si opti per una scelta di continuità rispetto ad Alfano (lo stesso che mise la firma sull'incostituzionalissimo lodo). In corsa c'era pure Gasparri (autore a sua insaputa della legge Gasparri, che salva le tv del premier), ma poi hanno mostrato la sua foto a Berlusconi che ha posto il veto. Il favorito è quindi Francesco Nitto Palma, grande amico del pregiudicato Previti (il corruttore conto terzi preferito da Berlusconi) e avvezzo alla creazione di leggi ad personam. Grande propugnatore dell'impunità parlamentare, ha tentato più volte invano di salvare Previti dal carcere con leggi ad personam senza riuscirci. Il suo punto debole? Ai tempi dell'Antimafia era dalla parte di Giovanni Falcone. C'è quindi il rischio che faccia bene e per questo Lino Banfi resta un'alternativa valida.

C'era anche un 5° profilo: IL CONDANNATO AL 41 BIS. In questo modo si poteva finalmente far comandare chi decide davvero le cose in Italia alla luce del sole. Totò Riina o uno dei fratelli Graviano erano i candidati. Poi si decise di non fare più niente. Su consiglio di Dell'Utri.

 

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(Questo è un articolo satirico: gli interessati non ne abbiano a male, le immagini sono tratte dalla Rete)


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