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Generazione senza reddito. Una bomba che sta per esplodere

 |  Giuseppe Morea

La Banca d'Italia ha pubblicato uno studio sui redditi relativi degli italiani, suddividendoli per fasce d'età.

graficoredditiPonendo questi dati su un semplice grafico cartesiano il risultato è spaventoso ed è anticipatore di un disastro socioeconomico che le politiche economiche e del lavoro degli ultimi 8 governi stanno scientemente accelerando in modo drammatico.

Sull'asse X viene posto il valore tempo: lo studio inizia dal 1992 e termina nel 2012. L'asse Y misura il reddito delle singole fasce d'età. 100 è il valore medio annuale dei redditi degli italiani.

Nel 1992 come si può vedere dal grafico chi stava "peggio" erano gli over 65 (tutti pensionati ovviamente) che si aggiravano attorno a un reddito di 5 punti sotto il reddito medio. I 55-64enni di allora vivevano, come i 19-34enni con un reddito di 105. Tra chi stava peggio e chi stava meglio la differenza era quindi di soli 10 punti.

Le curve specialmente di queste ultime due generazioni prendono immediatamente strade diverse fino ad arrivare alla situazione di oggi. I 55-64enni di oggi, che poi sono i 35enni di allora vivono con un reddito (oltre 120) di circa 35 punti superiore rispetto ai 19-34enni di oggi che sono precipitari a quota 88. La sperequazione tra i più ricchi e i più poveri si è quindi più che triplicata in 20 anni.

Per contro, ad aver approfittato del tracollo dei redditi dei più giovani, in termini relativi ovviamente, sono quegli over 65 che da 95 sono arrivati a quota 113 il tutto a spese come detto degli under 35.

Nel grafico emerge quindi chiaramente uno scenario inquietante che andrà a delinearsi nei prossimi 15-25 anni ovvero quando gli over 65 e i 55-64enni di oggi passeranno a miglior vita. Senza il loro contributo alla sussistenza dei figli e dei coraggiosi che hanno messo in piedi giovani famiglie, gli italiani che resteranno sono destinati a precipitare sempre più verso il lastrico come mostra chiaramente la curva che si piega su se stessa a velocità sempre maggiore tra i 19-34enni in una spirale al ribasso che tenderà all'infinito.

La legge Treu del '97 e ancora di più la legge Maroni-Biagi del 2003 che hanno istituzionalizzato nuove formule di lavoro atipico prima addirittura vietate (come il lavoro interinale) e reso impossibile trovare un lavoro fisso legittimando la selva di co.co.co poi co.co.pro. e di contratti a tempo determinato reiterati all'infinito, sono le responsabili principali ma non uniche di questa situazione.

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Immagine tratta da espresso.repubblica.it


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