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Renzi presidente operaio: finiamo la Salerno-Reggio Calabria e faremo il Ponte sullo Stretto

 |  Redazione Sconfini

Dite la verità. Sentivate o no la mancanza di un grande leader, dello statista di alto profilo, che nel contempo non si vergogna di indossare il caschetto di sicurezza e vagare per cantieri dando indicazioni agli ingegneri in perfetto stile Kim Jong-un in Corea del Nord?

 

Noi che avevamo il progenitore del dittatore asiatico, un ormai attempato ottuagenario con vari problemi con la giustizia e proteso a rincorrere ragazzine, potevamo farci scappare l'occasione di estrarne un altro che ne ripercorre pedissequamente le orme politiche? Ovviamente no, ed ecco che il nostro luminoso e infallibile premier Matteo Renzi, forte di un debito pubblico che ha contribuito a far gonfiare laddove neanche i suoi illustrissimi tre predecessori l'avevano spinto, torna a parlare di Grandi Opere.

Non, si badi bene, per distribuire soldi pubblici a mafie, ras locali, imprenditori e prenditori collusi. Bensì con il generoso intento di "finire le incompiute", "perché lo si deve alla civiltà dell'Italia e alla sua credibilità all'estero". "Il 22 dicembre inauguriamo la Salerno Reggio Calabria (la cui prima "inaugurazione ufficiale" risale al 1974 ndr). Mi ridono tutti dietro, ma il 10 marzo sarò in Calabria a verificare l'abbattimento dell'ultimo diaframma dell'ultima galleria". Già lo vediamo con piglio fiero, seguito da cortigiani che sorridono e prendono appunti come gli ufficiali di Pyongyang, mentre inquadrato dalle telecamere punta il dito verso l'infinito.

Poi mette le mani avanti: "Forse non sarà bellissima tutta, ma deve essere messa in sicurezza".

Infine il carico da novanta: "Sicuramente prima o poi il Ponte sullo Stretto si farà". Glielo a avrà suggerito il suo padre putativo.

Ora però ci sarebbero un paio di domande da fare al premier alle quali certamente non troveremo risposta:

Prima o poi quando? Avremo già colonizzato altri pianeti?

Ha promesso di inaugurare la Salerno-Reggio Calabria il 22 dicembre: ma di quale anno?

Eh sì, perché l'ultimo diaframma dell'ultima galleria è a quasi 100 chilometri da Reggio Calabria!

Neanche i cinesi in Calabria riuscirebbero a fare un'autostrata a quattro corsie entro la fine del 2016.


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